MITZAS 2015, presentato il progetto "PAGAMENTI DIGITALI E P.A."
Cagliari, 24 ott 2015 – Si chiama “Pagamenti digitali per la crescita” DigiPay4Growth, ed è il progetto che la Commissione europea ha lanciato all’interno del Settimo programma quadro Cip per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, con l’obiettivo principale di sostenere le economie locali e generare più attività economica sul territorio e più posti di lavoro tramite l’utilizzo di innovativi sistemi di pagamento e networking. Al programma hanno aderito sei Paesi europei: Italia, Spagna, Regno Unito, Austria, Olanda e Polonia e per l’Italia è coinvolta la Sardegna con Sardex. Il progetto e i suoi sviluppi in Sardegna, sono al centro del forum intitolato “La Terza via” in corso al teatro Massimo e inserito nel festival Sardex Mitzas. Stanno partecipando all’incontro, coordinato dalla giornalista del Notiziario Chartabianca Leyla Manunza, tra gli altri: il presidente della Regione, Francesco Pigliaru; il direttore del Centro regionale di programmazione, Gianluca Cadeddu e Tonino Tilocca, presidente della Sfirs. Per sviluppare l’iniziativa, dunque, sono in campo tre progetti pilota: quello della Catalogna in Spagna, di Bristol nel Regno Unito e in Sardegna per l’Italia, con le novità rappresentate dalla recente attivazione di altri due progetti in Austria e in Olanda. SARDEX IN DIGIPAY. Il coinvolgimento di Sardex come soggetto capofila per l’Italia, nasce nel 2013. Da lì e grazie all’accordo di partnership con la Regione Sardegna e con il Centro Regionale di Programmazione è partito ufficialmente il lavoro per l’implementazione del progetto pilota in Sardegna. I primi passi mossi da Sardex nel progetto pilota in Sardegna sono stati quelli di studiare il sistema della Pubblica amministrazione e il suo rapporto con le imprese, approfondendo le problematiche e individuando gli scenari possibili per superare alcune criticità tipiche del settore pubblico. Dalle difficoltà di accesso al credito per le imprese al ritardo nei pagamenti della Pubblica amministrazione ai privati e ai fornitori, passando per le politiche che hanno un impatto sul tessuto imprenditoriale e sulla popolazione. DALLO STUDIO ALLA FASE APPLICATA. Dopo la fase di analisi del sistema amministrativo regionale e, sulla base del proficuo confronto con il partner Crp, si è passati alla fase di creazione di modelli che puntano ad aiutare la pubblica amministrazione a essere più snella, rapida nelle decisioni e fungere da snodo e facilitatore nello sviluppo dell’economia locale. Nel modello alla base di DigiPay, ogni attore ha un suo ruolo ben definito. Questi modelli sono progettati per essere inseriti in maniera leggera senza frizione con le pratiche amministrative già esistenti. Dalla fatturazione elettronica, ai pagamenti digitali, al sistema delle garanzie e del microcredito. Parola d’ordine massimizzare l’effetto di flussi già esistenti in uscita dalla Pubblica amministrazione verso l’economia locale. SINERGIA PUBBLICO E PRIVATO. In un’ottica di stretta sinergia tra il pubblico e il privato, si è cercato quindi un modo di lavorare intelligente che ha potuto mettere in contatto due parti che generalmente non si incontrano, verso obiettivi comuni. Tra questi anche il tentativo di spostare i benefici che la moneta complementare ha già prodotto nel settore privato, anche in quello pubblico con il coinvolgimento soprattutto delle piccole e medie imprese in particolare con un occhio di riguardo per il mondo della scuola. Il sistema attivato con i progetti pilota contiene un mix di esperienze studiate da soggetti efficienti che adesso potranno essere esportate e usate come buone pratiche verso la crescita economica. Ed è proprio lo scambio di conoscenze attivate nei progetti pilota che rappresenta uno dei punti di forza di tutto DigiPay4Growth. Il modello e la piattaforma studiata in Sardegna è oramai pronta. Spetta, ora, ai partner istituzionali locali mettere in campo tutte le azioni necessarie per non disperdere queste buone pratiche, queste conoscenze e trasformare in realtà questi modelli virtuosi. LE DICHIARAZIONI. “Abbiamo trascorso un anno ad analizzare e capire nel dettaglio dall’interno e dall’esterno come la macchina amministrativa funziona, in particolare sui pagamenti, sono scaturite tante opportunità e sulla base di queste abbiamo elaborato tre scenari implementabili. Tutto è pronto dobbiamo decidere solo il percorso, ha commentato Giuseppe Littera di Sardex. “Digipay sta evolvendo il sistema della fattorizzazione che lo rende più tracciabile dall’inizio alla fine”, ha aggiunto il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca. “Questo sistema è evoluto e serve solo avere fiducia in esso”, conclude Tilocca.]]>
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