Abruzzo, ITALY
+390871564511
info@circuitoabrex.net

Il sole 24 ore – Fallimenti: la moneta complementare che disincaglia i crediti

Il sole 24 ore – Fallimenti: la moneta complementare che disincaglia i crediti

Il Sole 24Ore ha recentemente pubblicato un’intervista a Luca Fantacci, docente di Storia economica all’Università Bocconi e membro della commissione ministeriale, istituita nel 2014 dal Ministro Orlando, con l’incarico di elaborare il sistema denominato Common (competition money), che ha raccolto il plauso del Fondo Monetario.

In questo sistema, la moneta complementare per le procedure concorsuali è una risposta al problema delle lungaggini dei tribunali.

In Italia esistono circa 100 mila procedure concorsuali pendenti con oltre 200 miliardi di crediti incagliati nelle procedure stesse: di questi, circa 80 sono vantati dallo Stato nei confronti delle imprese fallite o dei contribuenti in difficoltà e altri 80 dal sistema bancario, che compongono il doloroso fardello delle sofferenze bancarie.

Il progetto della moneta complementare, varato circa 5 anni fa del Ministero della Giustizia, prevede che i creditori vengano dotati di un potere d’acquisto immediato, pari a una parte del credito di ragionevole e sicuro realizzo, con un potere di acquisto limitato alle vendite all’interno delle procedure concorsuali.

Il modello fa il paio con il Circuito di credito commerciale Abex che, in Abruzzo, è utilizzato da imprese, professionisti, ditte individuali e lavoratori dipendenti e che, in quattro anni, ha determinato quasi 10 milioni die uro di acquisti e vendite sul territorio regionale.

Esiste già un marketplace nazionale che espone beni in vendita dalle procedure concorsuali, nel quale si può acquistare attraverso questo strumento e trasformare il credito in un bene mobile o immobile necessario per la propria attività. Oltre a disincagliare crediti, il sistema può dare vivacità a un mercato spesso fermo

Il registro delle procedure istituito dal Ministero della Giustizia permette di conoscere in tempo reale i beni disponibili e la legge promulgata prevede che l’organo di certificazione del Ministero faccia una stima del valore minimo del credito, una stima prudenziale minima; se la sorta di voucher non è spesa, si trasforma in una quota di fondo immobiliare in cui confluiscono i beni invenduti.

Le opzioni, dunque, sono due per il creditore: quella di attendere gli 8 anni medi di durata delle procedure concorsuali o attuare questo sistema innovativo di sostegno alla liquidità di mercato, senza svilire i bene mobili o immobili, senza contribuire a deprimere i prezzi, eliminando la scarsa trasparenza, spesso appetibile per la criminalità organizzata.

In queste settimane è proprio in discussione la trasformazione della legge delega promulgata dal precedente governo, in ulteriore riforma della crisi di impresa.

Viva la moneta complementare!

]]>

Nessun commento

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: