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+ OCCUPAZIONE, + IMPRESE ROSA, + SOCIALE e + TERRITORIO.

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22,4 miliardi di euro per INCLUSIONE e COESIONE dalla Missione 5 del PNRR

Migliorare la formazione e le politiche attive, eliminare le disuguaglianze sociali, economiche e territoriali, sostenere l'imprenditorialità femminile e innovare il mercato del lavoro per costruire un futuro migliore.

Questi sono gli obiettivi della Missione 5 del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza.

La Missione si articola in 3 componenti: politiche per il lavoro con quasi 7 Miliardi di euro, infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore con 11,5 Miliardi di euro e interventi speciali per la coesione territoriale con 2,5 miliardi di euro. La dote economica servirà a realizzare una riforma organica delle politiche attive del lavoro, a rafforzare il ruolo strategico dei centri per l’impiego e dei servizi socio-sanitari in un’ottica integrata.

Servirà anche a promuovere progetti di inclusione sociale e rigenerazione urbana, in particolare nelle aree interne e svantaggiate. Per conseguire questi obiettivi la PPAA potrà agire in sinergia con le associazioni del Terzo settore e operatori privati, in un mutualistico scambio di competenze ed esperienze.

Per realizzarli tutti questa Missione si muoverà su più fronti dando priorità al sostegno in ambito femminile, al contrastare le discriminazioni di genere, favorire l’incremento delle prospettive occupazionali dei giovani. A sostenere, inoltre, il riequilibrio territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne.

L’impegno è quello di supportare la valorizzazione del mercato del lavoro e la formazione professionale aumentando il tasso di occupazione. L’impegno è quello di portare avanti le politiche attive del lavoro e rafforzare i centri per l’impiego con un investimento di 600 milioni di euro.

La Missione incoraggerà i processi di upskillingreskilling oltre che di apprendimento permanente dei lavoratori per stimolare la produttività e migliorare la competitività delle PMI anche investendo su misure come l’apprendistato duale (formazione e lavoro) con 600 milioni di euro e il Servizio Civile Universale permetterà di creare nuovi posti di lavoro con 650 Milioni di euro.

Con 400 Milioni di euro a disposizione stimolerà misure a supporto dell’imprenditorialità al femminile attraverso il “Fondo Impresa Donna” a sostegno dell’imprenditoria femminile, che rafforzerà finanziariamente una serie di misure già esistenti come NITO e Smart&Start, oltre a sostenere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Il fondo impiegherà 140 Milioni di euro per lo stimolo alla individuazione di modelli personalizzati per la cura delle famiglie, delle persone di minore età, degli adolescenti e degli anziani, così come investirà 500 milioni di euro per le persone con disabilità in modo da favorire la socializzazione e sostenerne i percorsi di vita.  Sarà programmata la ristrutturazione di alloggi che,  grazie alle nuove tecnologie, contribuiranno a ridurre le barriere fisiche, sensoriali e cognitive che sono d’ostacolo allo svolgimento autonomo della propria vita quotidiana, con la prospettiva di arrivare all’abbattimento delle stesse.

Si assisterà al potenziamento dell’edilizia pubblica residenziale, a misure di alloggio temporaneo (come le strutture di accoglienza temporanea per gli individui senza fissa dimora o in difficoltà economica) e di alloggio sociale (a canone ridotto) con 450 milioni di euro, ad esempio, per studenti o famiglie monoreddito e per le fasce della popolazione che vivono in condizioni di marginalità.

Saranno due le categorie di interventi: Housing temporaneo in cui i Comuni, singoli o in associazione, metteranno a disposizione appartamenti per singoli, piccoli gruppi o famiglie fino a 24 mesi e attiveranno progetti personalizzati per singola persona/famiglia. Stazioni di posta, ovvero centri che offriranno oltre a un’accoglienza notturna limitata, ulteriori servizi quali servizi sanitari, ristorazione, orientamento al lavoro, distribuzione di beni alimentarli.

Gli interventi di costruzione o ristrutturazione di immobili esistenti (pubblici o privati), finanziati dal PNRR, così come gli interventi di rigenerazione urbana, ben 3,3 Miliardi di euro serviranno a riqualificare le periferie e le aree interne del Paese con uno sguardo sempre attento all’innovazione e alla transizione ecologica. Saranno investiti 2,8 Miliardi di euro sul riutilizzo e la restituzione funzionale di aree pubbliche e strutture edilizie pubbliche esistenti a fini di pubblico interesse  inclusa la demolizione di opere abusive. Stanziamenti sulla ristrutturazione edilizia di edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo di servizi sociali e culturali, educativi e didattici. Contributi a favore della promozione di attività culturali e sportive che mirino all’innovazione verde e alla sostenibilità. 2,5 Miliardi di euro vedranno l’attivazione di Piani urbani integrati rivolti alle periferie delle Città Metropolitane, prevederà una pianificazione urbanistica partecipata con l’obiettivo di trasformare territori vulnerabili in città smart e sostenibili, limitando il consumo di suolo edificabile. Gli interventi potranno anche avvalersi della co-progettazione con il Terzo settore e la partecipazione di investimenti privati nella misura fino al 30% con possibilità di far ricorso allo strumento finanziario del “Fondo dei fondi” BEI. All’interno di questo progetto sarà prevista una specifica linea d’intervento riservata al recupero di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo e per quello industriale, in modo da sottrarli alla sfera d’influenza dei gruppi criminali.

Verranno inoltre rimessi al centro la cultura e lo sport, in quanto strumenti strategici per restituire alle comunità una propria identità e promuovere l’inclusione sociale. Saranno investiti 700 milioni di euro con l’obiettivo di favorire il recupero delle aree urbane più degradate e la promozione dell’inclusione e integrazione sociale, attraverso la costruzione di impianti sportivi e la realizzazione di parchi urbani attrezzati.

Gli ultimi tre interventi, che vedono una disponibilità di quasi 2,5 Miliardi di euro sono gli Interventi speciali per la coesione territoriale che di seguito sintetizziamo.

Il rafforzamento della strategia nazionale per le aree interne, che in Abruzzo vede diverse aree individuate e delle quali una sola ha avviato la sperimentazione attuando il programma di sviluppo Plurifondo. Attraverso misure a supporto del miglioramento dei livelli e della qualità dei servizi scolastici, sanitari e sociali questa misura vede lo stanziamento e il potenziamento della Zona Economica Speciale (ZES).

La valorizzazione economica e sociale dei beni confiscati alle mafie che prevede la riqualificazione e valorizzazione di almeno 200 beni requisiti alla criminalità organizzata. Potenziando il social housing, la rigenerazione urbana, i servizi pubblici di prossimità, i servizi socio-culturali a favore dei giovani  incrementando le opportunità lavorative.  Il potenziamento, infine, degli strumenti di contrasto alla dispersione scolastica e dei servizi socio-educativi ai minori, attraverso misure in grado di far fronte alla povertà educativa delle regioni meridionali, consolidando i servizi socio-educativi a favore dei minori, finanziando iniziative del Terzo Settore, con specifico riferimento ai servizi assistenziali.

Angelo D'Ottavio

Centro Studi ABRUZZO POSITIVO

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